Il 7 aprile, Venerdì Santo, a Ferrara si terrà l’importante iniziativa cittadina: partenza dal Duomo e arrivo nella chiesa dei cattolici ucraini. Ecco perché è importante

Si avvicina la Settimana Santa e con essa l’appuntamento con la Via Crucis.

Anche quest’anno, la scelta della nostra Chiesa locale, è stata di svolgerla cittadina e non diocesana, per dare la possibilità a ogni parrocchia, UP e Vicariato di svolgerla autonomamente.

L’appuntamento a Ferrara è per il 7 aprile, Venerdì Santo, con partenza alle ore 21 davanti alla Cattedrale e arrivo alla chiesa di Santa Maria dei Servi (foto), la chiesa della comunità ucraina in via Cosmé Tura, angolo Contrada della Rosa. Questo il percorso:  piazza Cattedrale – corso Martiri, p.zza Savonarola, p.zza Castello, largo Castello, giardini Cavour, via Contrada della rosa, ingresso in chiesa. Qui, si venererà l’icona su lino del Cristo morto, che la comunità ucraina espone, da tradizione del mondo orientale, dal pomeriggio del Venerdì Santo (dopo la liturgia della passione delle ore 15) fino alla Veglia pasquale della notte del Sabato Santo, lasciando la chiesa aperta ininterrottamente.

Al termine della Via Crucis saranno raccolte le offerte per il sostegno della Comunità cristiana in Terra Santa. L’iniziativa sarà presieduta dal nostro Arcivescovo mons. Gian Carlo Perego, ed è organizzata dai Vicariati cittadini Madonna delle Grazie, Santa Caterina Vegri e San Maurelio.

Un evento di comunione

La scelta, da due anni di svolgere una Via Crucis cittadina, e non diocesana, non toglie nulla all’evento del prossimo 7 aprile come pensato per l’intera Chiesa locale. Come ci spiegano i tre vicari organizzatori (don Michele Zecchin, don Fabio Ruffini, don Silvano Bedin), si tratta di «un importante momento di comunione diocesana tra i fedeli. Questa nuova modalità, che sostituisce le tradizionali esperienze della Via Crucis nelle parrocchie e nei quartieri cittadini, si spera diventi gradualmente sempre più partecipata». Un modo per riscoprire – non lo si fa mai abbastanza – la propria appartenenza oltre la dimensione parrocchiale.I fedeli, ci spiegano, «hanno sottolineato il desiderio di essere un segno di comunione e concordia per la città e di essere uniti in un momento storico in cui purtroppo ci sono troppe divisioni nel mondo e tra noi».

Mentre negli ultimi due anni la Via Crucis del Venerdì Santo è stata vissuta tra la Basilica di san Giorgio fuori le Mura e il Santuario del Ss.mo Crocifisso di San Luca,  «quest’anno – proseguono – si è pensato di coinvolgere nella preparazione le realtà ecclesiali della città, in modo che la Via Crucis fosse espressione corale della Chiesa ferrarese». La stesura dei testi delle meditazioni e delle preghiere per le singole Stazioni sono così state assegnate a tre parrocchie di ogni vicariato (UP Borgovado, S. Benedetto, S. Spirito, UP S. Giovanni ev.-Quacchio, UP Pontelagoscuro-Barco-Casaglia, parrochia S. Giuseppe lavoratore-Doro, S. Agostino, Porotto, S. Luca-S. Giorgio) e ad associazioni e movimenti presenti in città, fra cui Azione Cattolica, Unitalsi, CL, Agesci e Pax Christi (per la stazione finale).

Venendo alla scelta del percorso, «si è voluto innanzitutto dare risalto alla Cattedrale», cuore della nostra Arcidiocesi: pur non agibile per le celebrazioni liturgiche, «è comunque il segno della unità della Chiesa ferrarese, e radunarsi anche solo nella piazza antistante è un richiamo al legame con questo luogo che da secoli è un messaggio silenzioso dell’evento pasquale della salvezza». Ricordiamo che il Duomo è aperto dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 con la possibilità di pregare davanti all’altare della Madonna delle Grazie e di visitare la mostra “Il cantiere della Cattedrale”.

Non meno significativa la scelta del luogo di arrivo, la casa della comunità cattolica ucraina: «l’attuale situazione mondiale – proseguono i vicari – dimostra l’attualità del dono della salvezza in Cristo Risorto: abbiamo veramente bisogno di camminare grazie a lui nella logica del regno, della pace, della giustizia. La comunità cattolica ucraina che celebra nella chiesa di S. Maria dei Servi è presenza viva nella Chiesa ferrarese e ci fa sentire più vicino il dramma dei conflitti che causano la passione di tanti nostri fratelli e sorelle, non solo in Ucraina. Questo ci aiuta a contemplare il Signore che ha preso su di sé il dolore e il peccato del mondo».

A S. Maria dei Servi si raccoglieranno, come da trazione per il VenerdìSanto, offerte per la Terra Santa. «È sempre molto forte il legame di tutti i cristiani con i fedeli che vivono in quei luoghi. Le offerte sono gestite dalla Associazione Pro Terra Sancta, che collabora con i frati francescani della Custodia di Terra Santa e realizza progetti di conservazione del patrimonio storico culturale, di tutela e assistenza dei fratelli già fragili e interventi tempestivi di emergenza».

Infine, segnaliamo come il testo delle meditazioni che verranno lette durante la Via Crucis, sarà a breve disponibile sul nostro sito diocesano (https://www.arcidiocesiferraracomacchio.org/).

Articolo pubblicato su “La Voce” del 31 marzo 2023

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