Don Luciano Domeneghetti, guida dell’UP di Pontelagoscuro, Barco e Casaglia: la bellezza di essere Chiesa
L’Unità pastorale “Santa Teresa di Gesù” costituita insieme alle parrocchie di Barco, Casaglia e Pontelagoscuro è nata da pochi mesi ma già da qualche tempo è iniziato un rapporto di conoscenza e collaborazione tra preti e laici sempre impegnati in una crescita di partecipazione alla vita ecclesiale.
Non ci sono grandi distanze territoriali tra queste comunità eppure ognuna di loro porta in sé una storia particolare, ricca di fede e impegno nel servizio al prossimo. Il sottoscritto, parroco moderatore, coadiuvato da due cappellani, un diacono, due accoliti insieme al recente C.U.P. (Consiglio dell’Unità pastorale) cercano insieme di mantenere solida la rete delle relazioni con le tante persone che, ogni giorno, si prodigano verso coloro che cercano sostegno o un aiuto materiale. La parrocchia di Pontelagoscuro, essendo la più numerosa, coordina la maggior parte delle attività caritative come, ad esempio, la “San Vincenzo”, dedita alle persone anziane e ammalate, la “Caritas parrocchiale” che settimanalmente si occupa della distribuzione dei generi alimentari ai più poveri, il “Doposcuola parrocchiale” che, due giorni la settimana, si propone, insieme ai volontari della parrocchia, per l’affiancamento allo svolgimento dei compiti scolastici verso i bambini che incontrano maggiori difficoltà. Attorno alle azioni caritative non mancano i momenti della preghiera con le celebrazioni, la catechesi, gli incontri sul Vangelo e l’adorazione eucaristica settimanale.
Anche la parrocchia di Barco vive con impegno e costanza il cammino di fede e carità. Il gruppo giovani ha proposto per quest’anno, in modo particolare, all’Unità pastorale un approfondimento sul tema del perdono perché le comunità devono imparare, giorno dopo giorno, lo stile della riconciliazione e crescere ancor di più come fratelli e sorelle.
La parrocchia di Casaglia, decentrata verso la campagna rispetto alla prima periferia di Ferrara, mantiene lo stile semplice delle piccole cose dove tutti si conoscono e collaborano per le iniziative di paese insieme alla Pro loco. Il cammino insieme non è facile ma si cerca di affermare un messaggio di speranza per i parrocchiani amando la Chiesa così com’è, con i suoi pregi e i suoi difetti, coltivando il senso dell’appartenenza alla vita ecclesiale. Il passaggio fondamentale dalla collaborazione alla corresponsabilità significa non limitarsi a “dare una mano” al parroco perché non riesce più a fare tutto; è necessario assumersi la responsabilità dell’attività per cui si è stati chiamati come la catechesi, l’animazione liturgica, il servizio caritativo, la gestione economica. Ed è quanto mai urgente imparare lo stile dell’accoglienza non chiudendosi nel “piccolo gruppo” del “stiamo bene tra noi”, ma aprendoci ad accogliere sempre persone nuove, anche verso chi si affaccia, per la prima volta, alla Chiesa e alle attività.
Nella società siamo invitati a essere cristiani sempre più convinti dei valori del Vangelo anche in mezzo a una cultura relativista, che non crede più nei fondamentali valori cristiani, negli spazi sociali della famiglia, nell’ambiente di lavoro, nell’impegno civile e sociale.
La fiducia e la speranza che le nostre comunità desiderano trasmettere nel futuro non sono fondate su formule pastorali ma su una Persona, Gesù Cristo e sulla certezza che ci infonde con le sue parole: «Io sono con voi tutti i giorni!» (Mt 28,20).
Don Luciano Domeneghetti
Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 22 novembre 2024
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