(“La Voce” del 20 settembre 2019)
“Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo” è il titolo scelto dal Santo Padre Francesco per il prossimo Mese Missionario straordinario.
Proprio alle soglie di ottobre, il 28 settembre a Codigoro si svolgerà il primo incontro della Giornata del Laicato diocesana: Parola, Battesimo e missionarietà verranno sviscerate attraverso riflessioni e proposte concrete
Sabato 28 settembre prossimo, a Codigoro, si terrà il primo incontro 2019/20 della “Giornata del Laicato” e, per partire bene, occorre recuperare una chiarezza terminologica: cosa intendiamo, quando parliamo di “Giornata del Laicato”?
All’inizio, parlando della “Giornata”, facevamo riferimento a un pomeriggio in cui il laicato della Diocesi si incontrava per condividere e discutere orizzonti, priorità e prospettive della vita della nostra Chiesa.
Oggi, dopo la gran mole di lavoro svolto l’anno scorso, quando ci riferiamo alla “GdL”, non pensiamo più solamente ai momenti assembleari, ma abbiamo in mente anche i processi che si sono avviati e che ci accompagneranno lungo tutto l’anno.
Credo di averlo già scritto in precedenza: parlare di “processi” non significa adattarsi a una visione aziendalistica: calcolare le risorse da impegnare, decidere quali strumenti usare, selezionare finalità e obiettivi… significa, al contrario, inventarsi – in un disordinato ma gioioso brainstorming – quanti più modi possibili per creare incontri e relazioni tra le persone, in vista dell’annuncio. O, volendo dirlo in modo più preciso e solenne, «sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio» (Evangelii Gaudium, 87).
Ecco: nel pomeriggio di sabato 28 vorremmo parlare delle tappe che ci aspettano quest’anno, di questo proiettarci (tutti insieme) nel futuro e, per “prossime tappe”, si intende qualcosa di molto concreto: le attività che il laicato ferrarese intende proporre alla propria Chiesa, per dare corpo alle tante suggestioni raccolte l’anno scorso.
Con la speranza di avere raccolto e compreso bene le indicazioni ricevute (e con la coscienza di averci provato fino in fondo!) sono stati individuati tre presupposti cu sui fondare l’esperienza: creare occasioni di incontro con la Parola (un suggerimento, questo, emerso frequentissimamente e con mille sfumature nelle assemblee dell’anno scorso), disporsi alla riscoperta del proprio Battesimo e di come questo informi la propria condizione di vita (diventando sempre più consapevoli del comune sigillo che ci rende re, sacerdoti e profeti), assumere tanto profondamente quanto coscientemente il mandato missionario nelle nostre vite.
È evidente il fatto che questi tre “presupposti” non solo incarnano lo spirito della “Giornata del Laicato” ma – ed è un fatto più importante – riflettono tanto il recente magistero papale quanto quello che il nostro Vescovo ci ha consegnato sin qui e si appresta a proseguire con la prossima lettera pastorale.
I tre presupposti – Incontro con la Parola, riscoperta del Battesimo e missionarietà – verranno concretizzati attraverso tre percorsi operativi (le ormai proverbiali “sperimentazioni”): una serie di incontri con la Parola rivolti principalmente alle famiglie con figli di età 0/5 anni, una proposta di incontri con la Bibbia aperti a tutti e diffusi su tutto il territorio diocesano e un’esperienza di traduzione della Parola di Dio attraverso linguaggi alternativi.
La seconda parte dell’incontro di sabato 28, dopo l’intervento del nostro Vescovo, sarà dedicata alla descrizione di queste tre esperienze, al modo in cui verranno proposte a parrocchie, unità pastorali, vicariati e alla discussione per approfondirle e perfezionarle.
Ci vediamo a Codigoro!
Giorgio Maghini