Il 10 settembre accoglienza per i nuovi arrivati
È festa nell’antico borgo cittadino di San Giorgio, culla del cristianesimo ferrarese, per l’annuale ricorrenza della Madonna del salice.
Nella Messa solenne che verrà celebrata domenica 10 settembre alle ore 11.15 dall’Arcivescovo mons. Gian Carlo Perego, molteplici sono gli eventi di gioia: l’insediamento nell’antico complesso monastico della Comunità Cattolica Shalom, la nomina di don Giovanni Polezzo quale primo rettore del Santuario dei Santi patroni Giorgio e Maurelio e il ringraziamento al Signore per il ministero diaconale di Massimo Moretti, ordinato diacono permanente a Cesena, ma originario proprio della parrocchia di San Giorgio, negli anni in cui l’opera pastorale di Padre Nazareno e di Padre Giacomo richiamava nel chiostro olivetano decine di giovani.
LA COMUNITÀ SHALOM
Dopo la Celebrazione delle 11.15 vi sarà un momento di convivialità, musica e testimonianze con le cinque nuove missionarie di Shalom. Oltre a loro, saranno presenti anche altri missionari di Shalom provenienti da altre missioni in Italia.
Shalom è stata fondata il 9 luglio 1982, dopo che il suo fondatore, Moysés Louro de Azevedo Filho, offrì la propria vita e gioventù per dedicarsi a portare Gesù Cristo e la Sua Chiesa a coloro che erano distanti, soprattutto ai giovani. Presente in decine di Paesi del mondo, Shalom è costituita da uomini e donne impegnate in una esistenza comunitaria e missionaria con lo scopo di portare il Vangelo di Gesù Cristo a tutti gli uomini e donne, specialmente quelli lontani da Cristo e dalla Chiesa.
LA MADONNA DEL SALICE
Agli inizi del 1500 un contadino del borgo scorge, tra la vegetazione stopposa dell’argine del Po di Volano, un quadretto incagliato tra le canne, che raccoglie e appende al tronco del primo albero nelle vicinanze, un salice. Di certo l’agricoltore mai avrebbe pensato che tanta devozione sarebbe nata da quella sacra immagine che ritrae la Vergine Madre con in braccio il bambino Gesù, il quale regge in mano una melagrana, simbolo di comunione e di unità ma anche triste presagio della sua Passione. È attestato al 1502 il primo miracolo della B. V. del Salice. Il notaio Ercole Strozzi ivi pregò per la guarigione della moglie, guarigione che non si fece attendere. Per ringraziare la Vergine della sua intercessione, il giudice Vespasiano Strozzi finanziò la costruzione di un oratorio, tra l’argine del fiume e la via dei Galafasi, in località “Schiappa”. Con la soppressione napoleonica, nel 1804, l’immagine viene traslata dall’oratorio originale, poi abbattuto, alla Basilica di San Giorgio in un altare laterale dove, tolta la pala del Garofalo raffigurante l’Adorazione dei Magi, si costruisce una nicchia per collocare il tronco di salice e su di esso la sacra immagine. Non manca un triste evento: l’immagine viene trafugata nel 1984. Sarà il medico del quartiere, il dott. Manservigi a donare un nuovo quadro della Madonna, in pietra vitrea di Murano, e l’allora parroco olivetano, padre Giacomo Maria Ferrari, a portare l’immagine in Vaticano per farla benedire dal Pontefice, San Giovanni Paolo II.
Emanuele Pirani
Pubblicato sulla “Voce” dell’8 settembre 2023
Abbonati qui!