8xmille, una firma che fa bene. Intervista al Direttore Falagausta sui diversi progetti in cantiere: centro diurno per senza fissa dimora, Segretariato sociale, dormitorio di emergenza. E proseguono le iniziative per detenuti e mamme straniere coi loro bimbi. Visita il sito https://www.8xmille.it/come-firmare
Direttore Falaguasta, partiamo da come i fondi dell’8xmille li utilizzate per i servizi “classici”: mensa, distribuzione alimenti ecc.
«I fondi 8xmille utilizzati per i servizi primari (mensa, distribuzione alimenti, distribuzione indumenti, servizio docce e igiene personale e ambulatori medici), servono essenzialmente per tre motivi: per il mantenimento della strumentazione dei locali come ad esempio acquisto di frigo, frullatori, piano cottura industriali, tavoli, sedie, presidi medici per gli ambulatori, computer ecc. Tutti oggetti usati quotidianamente e che di conseguenza hanno la necessità di essere aggiornati o sostituiti periodicamente con un alto impatto economico; per l’acquisto di generi alimentari, vestiario invernale e farmaci nei momenti di particolare richiesta;per aiutare economicamente a far fronte al pagamento di utenze, ticket sanitari, assicurazioni, affitti».
Un capitolo a parte merita l’attenzione al reinserimento sociale dei detenuti col progetto “FuoRiUscire” a San Giacomo. Ce ne può parlare?
«Il progetto “FuoRiUscire” rappresenta innanzitutto una nuova possibilità, che tutti dovrebbero avere dopo aver scontato la propria pena per poter provare a riparare agli errori commessi. È un luogo, o meglio una casa, in cui persone di tutte le nazionalità vengono inserite a seguito dell’autorizzazione da parte del giudice alle misure alternative al carcere e che vengono applicate verso la fine della pena. Qui le persone accolte, dopo qualche giorno di ambientazione, incontrano il nostro Assistente Sociale per chiarire le regole della casa e capire in quale ambito svolgere un’attività di volontariato che, se andrà bene, potrebbe trasformarsi in tirocinio. I progetti di volontariato possono essere, ad esempio, selezione di indumenti, sfalcio dell’erba, collaborazione nella cucina della Caritas. Questo percorso che si concluderà con l’uscita dalla casa e la fine della pena, prevede un accompagnamento con incontri periodici per verificare l’aspetto sanitario, legale, riallacciare i rapporti con parenti, se ci sono, e costruire la futura autonomia abitativa e lavorativa».
Da poco è partito invece il progetto “Crescere insieme” pensato per mamme con bimbi piccoli. Di che si tratta e come si sta sviluppando?
«Questo progetto è stato possibile grazie alla Fondazione Fornasini che ci ha aiutato a creare un percorso di affiancamento rivolto a bimbi stranieri dai 0 ai 6 anni che, per cause sanitarie ma non solo, hanno dei ritardi nel linguaggio, alimentazione e motricità, fanno fatica ad entrare nei percorsi pubblici e molte volte sottovalutano l’importanza del problema. In questo percorso intervengono diversi liberi professionisti, volontari, medici ed educatori, che aiutano i bimbi e le loro mamme a prendere coscienza del problema e accompagnano mamma e bambino al SSN per la presa in carico nelle situazioni più complesse».
Infine, a quali progetti state lavorando?
«Quest’anno, i progetti che cercheremo di realizzare sono un centro diurno rivolto ai senza fissa dimora in cui ci sarà la possibilità intrattenersi con giochi da tavolo, una TV, musica, un caffè, tutte attività che ci permetteranno di conoscere le persone, comprenderne i problemi e, quando sarà possibile, dare un aiuto o un suggerimento. A Ferrara, sarebbe il primo luogo di prossimità in cui le persone che per diversi motivi si trovano per strada, hanno un posto dove andare e dimenticare per qualche ora i loro problemi».
«Un altro obiettivo è quello di creare un Segretariato Sociale Caritas che possa dare assistenza a tutte le persone che non hanno confidenza con gli sportelli pubblici e con la compilazione delle richieste su internet, affiancandole – e se serve accompagnandole – con il duplice obiettivo di svolgere l’azione richiesta e insegnare come farla, se servirà ancora, in autonomia.Presso il nostro Segretariato Sociale ci sarà anche la possibilità di utilizzare un computer collegato a internet, messo a disposizione a chi necessita solo del dispositivo ma ha già le competenze».
«Ultimo ma non meno importante, stiamo cercando di organizzare anche un piccolo dormitorio di emergenza per sole donne, donne con bimbi o al massimo per nuclei familiari che per svariati motivi bussano alla nostra porta senza sapere dove andare e necessitano quindi di qualche giorno per capire il da farsi».
Andrea Musacci
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Come firmare per l’8xmille: ecco tutte le modalità
Per le informazioni complete visitare il sito www.8xmille.it/come-firmare
Modello 730
Per chi, oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, possiede altri redditi da dichiarare e/o oneri detraibili/ deducibili e non ha la partita IVA. Il 730 precompilato ed il modello 730-1 devono essere presentati entro il 30 settembre direttamente all’Agenzia delle Entrate o al CAF o al professionista o al sostituto d’imposta.
Modello Redditi
Per chi non sceglie il modello 730, oppure per chi è tenuto per legge a compilare questo modello. Il modello e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 15 ottobre.
Modello CU
Per chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi in quanto possiede solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi.
Pubblicato sulla “Voce” del 31 maggio 2024
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(Foto: dal sito https://www.caritasfe.it/)