Fervono i lavori sulla Cattedrale di Ferrara: vi spieghiamo cosa sta succedendo
L’annuncio lo aveva dato esattamente tre mesi fa, il Presidente del Capitolo della Cattedrale mons. Massimo Manservigi. Durante la conferenza stampa in Curia del 12 marzo scorso aveva detto: «l’impalcatura a protezione del protiro sarà raddoppiata in vista del restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze».
E così sta avvenendo in questi giorni: «da questa settimana – commenta don Stefano Zanella, Direttore Ufficio Tecnico Amministrativo diocesano – vedrete lavorare degli operai sul Protiro della facciata della Basilica Cattedrale. Il ponteggio che fino ad oggi era presente serviva solo da protezione del protiro; ora viene raddoppiato per dare la possibilità all’Istituto Centrale del Restauro di realizzare un cantiere pilota: salire in quota, analizzare, studiare e progettare l’intervento per il restauro della facciata e dei marmi del protiro. Questo appalto è gestito dal Comune di Ferrara».
Tanti i curiosi che si fermano a guardare i lavori sulla facciata del Duomo, il cui protiro viene momentaneamente svelato a causa della necessaria rimozione del telo coprente l’impalcatura, oltre che della fascia con la scritta “Finalmente Cattedrale” posta in occasione della storica riapertura dell’edificio lo scorso 23 marzo.
BREVE STORIA DELL’IMPALCATURA SULLA FACCIATA
Nel 2018 vennero interrotti i lavori sulla facciata dell’edificio, partiti nel 2015, e si avviarono le procedure per l’inizio del cantiere per i lavori di sicurezza e consolidamento degli otto pilastri portanti della struttura. In questo periodo sulla facciata dell’edificio venne anche allestito il telone artistico realizzato da Lorenzo Cutuli.
A inizio 2019 partirono i lavori dentro la Cattedrale e a ottobre dello stesso anno avvennero le operazioni di smontaggio del grande telone artistico di Cutuli (e dell’impalcatura che copriva). Dietro all’opera, la ragnatela di impalcature aveva consentito di svolgere i primi, urgenti e fondamentali interventi di messa in sicurezza del protiro. Il dilungarsi di questi lavori, a causa di intoppi burocratici, convinse l’Ufficio Tecnico Amministrativo dell’Arcidiocesi a svelare ai cittadini e ai turisti due terzi della facciata.