Presepe Vivente a Ferrara. A San Francesco il 15 dicembre. Quel Fatto che cambia la storia. Ora, sempre

Domenica 15 dicembre alle ore 16.45 avrà luogo a Ferrara la Sacra Rappresentazione del Presepe Vivente. L’iniziativa – patrocinata dal Comune e realizzata con la collaborazione dei Frati Minori Conventuali del Convento di San Francesco – è stata organizzata dall’Associazione Genitori Luigi e Zelia Martin, in collaborazione con la Fondazione Enrico Zanotti e il Centro culturale “L’Umana Avventura”.

Il Presepe Vivente ripercorrerà le diverse scene che precedono la Natività. Lo farà a San Francesco, tra la piazza adiacente e l’interno della Basilica. Con le sue immagini, letture, i suoi canti e i suoi commenti video, l’evento si inserisce all’interno della Campagna Tende AVSI 2024-25 dal titolo “Educazione è speranza”.

La Campagna Tende consiste in una serie di iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi promosse in tutto il mondo da una rete di volontari. Lo scopo è quello di sostenere i progetti di AVSI, ma è anche l’occasione per raccontare e testimoniare l’esperienza di questa associazione che porta nel mondo un’idea di educazione che si realizza all’interno di una relazione nella quale la persona è accompagnata nel rapporto con la realtà, in tutti i suoi fattori. La raccolta fondi sostiene quest’anno i progetti Avsi in Uganda, Ecuador, Camerun, Terra Santa e Libano. Ma anche il nostro Paese è coinvolto, con alcune iniziative rivolte ai più bisognosi. 

“Che cos’è la speranza oggi? Cosa ci permette di vivere la speranza?” 

Di fronte ai limiti e alla difficoltà, alla guerra e alla violenza, l’uomo ha sempre più bisogno di alzare lo sguardo ed essere provocato dalla visione di un Bene più grande; ha bisogno di vedere coi propri occhi che il compimento dei propri desideri esiste, non è un’idea o un obiettivo da raggiungere e nemmeno uno sforzo personale: è una Presenza. Per questo motivo, il Presepe Vivente non è solamente la rievocazione di un evento storico sempre uguale a sé stesso, ma una vera meditazione, un «vedere con gli occhi della carne» come l’avvenimento dell’incarnazione del Mistero può cambiare e cambia adesso la vita dell’uomo.

Il Presepe comunica la grande notizia, il grande annuncio, il grande fatto, il grande avvenimento: il Destino, il Destino nostro, si è reso Presenza e ha scelto di abitare il mondo, di farsi nostro compagno di cammino. 

Tutta la vita diventerebbe assurda e impossibile se non fosse accaduto qualcosa di imprevedibile: dalla consapevolezza di avere scoperto la perla preziosa, il Tesoro nascosto che inonda il nostro cuore e la nostra vita, nasce dunque la Speranza, che diventa desiderio di annunciare Cristo a tutti gli uomini del nostro tempo. 

Proprio su questo tema, il Cardinale mons. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha proposto un passaggio bellissimo allo scorso Meeting di Rimini: «Ora devo portare questa esperienza dell’Incarnazione, dell’umanità di Cristo, dell’incontro con Cristo, dentro la realtà che vivo oggi». 

Il gesto del Presepe Vivente, in questo senso, è profondamente educativo, poiché «educa alla speranza», ovvero indica, in una modalità semplice e immediata, la strada da seguire. Guardando e vivendo il Presepe, si impara a guardare a Cristo e alla Chiesa, ossia a quella compagnia che ci mostra, con una presenza, che la vita ha un valore, che vale la pena vivere, che c’è un senso buono e che c’è qualcuno che ti ama gratuitamente tanto da scendere dal Cielo per venire nel mondo!

Per questo motivo anche quest’anno, durante la Sacra Rappresentazione, tutti i presenti saranno chiamati a essere parte del Presepe entrando nella scena della Natività (chi indossando un mantello, chi prendendo in mano una lanterna…) allo scopo di immedesimarsi fino in fondo con il Fatto che accade.

Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile la costruzione di questo gesto, in particolare all’Orto Botanico di Ferrara che ha messo a disposizione piante ornamentali per un allestimento ancora più realistico e affascinante. 

Associazione GenitoriLuigi e Zelia Martin”

Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 6 dicembre 2024

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