Giornata mondiale del turismo: appuntamento il 27 settembre a San Giorgio con la mostra di Milko Marchetti

Per il secondo anno consecutivo l’Ufficio Diocesano Pellegrinaggi, Turismo e Pastorale del Tempo libero intende celebrare il 27 settembre la Giornata mondiale del turismo (dal titolo “Turismo e pace”) con una mostra fotografica avente per tema il nostro bellissimo territorio. Dopo l’esposizione dell’anno scorso dedicata alle valli di Argenta, quest’anno il fotografo Milko Marchetti ci mostrerà alcuni suoi scatti in bianco e nero aventi come soggetto la natura del favoloso Delta del Po. La mostra intitolata “Un Po di bianco e nero” sarà esposta dal 27 al 30 settembre nell’ex chiostro olivetano di San Giorgio fuori le Mura (orario 9-12 e 16-18.30). 

In un certo qual modo il rapporto tra questo luogo così ricco di storia e di arte, che ha visto i monaci benedettini olivetani per tanti secoli amministratori anche di un territorio chiamato “Polesine di San Giorgio” (il quale si estendeva dalla biforcazione del Po di Primario e del Po di Volano fino alle Valli di Comacchio), mette in evidenza come il territorio del Delta fu per diversi secoli bonificato e custodito da altri monaci benedettini, che fecero del loro “ora et labora” anche un canto per la salvaguardia e la custodia del creato. 

L’inaugurazione della mostra è in programma il 27 settembre alle ore 17.30 e vedrà l’intervento del Vicario Generale mons. Massimo Manservigi, che alle 18 presiederà la S.Messa. Per l’occasione, verrà distribuito il Messaggio della Giornata a firma del mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo. «Lo scambio culturale tra i popoli – si legge nel Messaggio -, che trova nel turismo una sua forma privilegiata, si può trasformare anche in un concreto impegno per la pace. Dove esistono focolai di guerra è evidente che il turismo soffra, perché viene meno ogni forma necessaria di sicurezza». 

«La mancanza di turisti, tuttavia – prosegue mons. Fisichella nel testo -, crea un’ulteriore espressione di povertà tra la popolazione che vede venire meno una forma di sostentamento necessaria per vivere con la dovuta dignità. La guerra porta con sé una serie di conseguenze di cui spesso non si ha piena consapevolezza e, tuttavia, esse incidono direttamente nella vita delle persone». 

«Dove c’è la violenza della guerra tutti sono chiamati in causa, nessuno escluso», osserva ancora mons. Fisichella, spiegando che il sopracitato Dicastero «si sente interpellato in questo frangente e intende offrire il suo contributo affinché il messaggio di pace possa raggiungere quanti operano nel settore turistico, in modo che tramite loro si possa costruire una catena di genuini operatori di pace». Poi, il «pensiero di gratitudine» rivolto al «grande ministero pastorale svolto da tanti sacerdoti e laici che dedicano la loro vita per rendere attivo e fecondo il turismo e i pellegrinaggi».

Emanuele M. Pirani

Incaricato Diocesano Turismo e Pastorale del Tempo libero

 

Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 13 settembre 2024

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