Il programma dal 4 al 17 settembre e le origini storiche
di Emanuele M. Pirani
Tornano anche quest’anno i festeggiamenti in onore della Madonna del salice, patrona dell’antico Borgo di San Giorgio fuori le mura estensi.
STORIA DI UNA DEVOZIONE
Per ripercorrere la storia della sacra immagine mariana bisogna tornare indietro nel tempo, a quando il Po ancora con forte impeto, attraversava la città e più precisamente, in quella zona antistante l’argine, quella golena, altrimenti detta Schiappa, caratterizzata da alberi e arbusti e lambita da terreni coltivati.
È qui che, presi per mano da Marc’Antonio Guarini, Cicerone nella Ferrara seicentesca, avremmo potuto vedere l’Oratorio del Salice. Egli, nel suo Compendio Historico delle Chiese di Ferrara, del 1621, descrive la storia dell’Oratorio del Salice, a partire dai fatti miracolosi che si svolsero nel 1502. «L’Oratorio della Madonna del Salice – scrive Guarini – è così nominata per una Imagine di lei in una carta impressa, ed ad un salice affissa dietro la riva del Pò oltre alla Città, dove era una Schiappa, che perciò anche con tal nome viene addimandata la Madonna della Schiappa, alla cui Imagine raccomandatosi con puro affetto in passando un tal Contadino da Villa nuova di Donore nominato Giovampietro Farolfo, che era molto travagliato da una rottura ne gli intestini subito ne ricevette la intiera sanità a’ 13 di Giugno, giorno della festività di Sant’Antonio de Padova, in segno di che discioltosi il cinto, che perciò portava lo appese con gran riverenza, e lagrime ad un ramo del detto Salice, incominciovvi il medesimo giorno a concorrervi di molta gente, ed ad accrescervisi la divozione, della quale indotto Hercole Strozzo Giudice de’Savi ottenne dalli Monaci di san Giorgio il poter ivi edificare il presente Oratorio, si come effetuò per istromento rogato da Bartolomeo Codegori sotto il 26 Maggio [1503], vedendosi tuttavia nella volta di esso il ritratto di lui al naturale in atto supplichevole, e divoto, includendo dentro ad esso il medesimo Salice con la stessa Imagine, la quale così bella si dimostra, come s’oggidì fosse stata impressa, sì come avviene del detto Salice ov’ella sta affissa, il quale stà tuttavia [1621] dietro l’Altare radicato così sodo, e rosseggiante come s’egli fosse moderno di dieci anni, e non antico di ducento, come si presume. In questo Oratorio trovasi istituita una Confraternita detta della Madonna del Salice, così anche nominata in un Breve concedutole da Sisto IV la quale ha per costume di vestire la cappa di tela bianca, e di radunarsi in esso ne’giorni festivi a celebrare le divine lodi, ed altre opere di carità, e devozione».
Come già ricordato poi anche in precedenti articoli, il quadro e il tronco di salice vennero successivamente traslati nella basilica di San Giorgio, a causa delle Soppressioni napoleoniche e l’Oratorio purtroppo demolito.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA
Così anche quest’anno la Comunità di san Giorgio e tutti i fedeli ferraresi che da sempre venerano la sacra icona come presenza viva di una Madre che amorevolmente guida e protegge i propri figli, la vuole onorare con tante attività e azioni liturgiche.
Prima di tutto il Santuario e la Comunità Cattolica Shalom offrono la preghiera, proponendo a tutti diversi momenti per accrescere la propria fede: il triduo, infatti, si pone come un momento di crescita e formazione interiore (mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 6 settembre con il Rosario alle ore 17 e alle ore 18 la S. Messa). Sabato 7 sarà il momento della presenza dell’Arcivescovo che alle 18 presiederà la S. Messa solenne (nella quale si festeggerà anche il decimo anniversario di Ordinazione diaconale di chi scrive, l’oblato olivetano Emanuele Maria Pirani).
Domenica 8 le celebrazioni saranno presiedute da alcuni Rettori di Santuari cittadini (alle ore 11.15 da don Fabio Ruffini e alle ore 18 da mons. Marco Bezzi). Altri momenti di elevazione spirituale saranno il Rosario cantato, animato dalla Corale Sant’Agnese (diretta dal M° Claudio Ferraresi), venerdì 6 alle ore 21; il Concerto-Preghiera“In Honore Mariae Virginis” del Coro da Camera Euphoné, sabato 7 alle ore 20.30; il Concerto d’Organo del M° Luigi Locatelli, domenica 8 alle ore 19.
Non mancheranno gli appuntamenti culturali come la conferenza del Curatore del Museo della Cattedrale Dott. Cristofori Romeo Pio sul Mausoleo Roverella, spendido esemplare di Rinascimento ferrarese, giovedì 5 alle ore 21; le mostre pittoriche nell’ex chiostro olivetano di don Lino Costa e di Giuseppe Parisi (inaugurazione il 4 settembre alle ore 18.45 alla presenza di mons. Massimo Manservigi – orari mostra dal 4 al 9 settembre: ore 10-12 e 16-19).
Inoltre, ecco alcuni appuntamenti a cura della Contrada: sabato 7 dalle 16.30 giochi delle bandiere e musici intratterranno i fedeli in attesa dell’arrivo dell’Arcivescovo e nel fine settimana della Festa, presso il cortile della Contrada del Borgo San Giorgio, si terrà lo stand gastronomico “Sapori senesi” (per informazioni contattare il numero 342-1897127). I festeggiamenti si concluderanno martedì 17 settembre con il Concerto del Gruppo Ars Antiqua World Jazz Ensemble alle ore 21 nel chiostro.
Pubblicati sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 6 settembre 2024
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