22 maggio 2020

“La storia di Cristo non è un patrimonio del passato, è la nostra storia, sempre attuale. Essa ci mostra che Dio ha preso a cuore l’uomo, la nostra carne, la nostra storia, fino a farsi uomo, carne e storia. Ci dice pure che non esistono storie umane insignificanti o piccole. Dopo che Dio si è fatto storia, ogni storia umana è, in un certo senso, storia divina”. 

Lo si legge nel Messaggio di Papa Francesco per la 54ª Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, quest’anno in programma, in molti Paesi, domenica 24 maggio, Solennità dell’Ascensione del Signore.

Nel documento dal titolo “ ‘Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria’ (Es 10,2). La vita si fa storia” – diffuso lo scorso gennaio -, si ricorda anche che “nessuno è una comparsa nella scena del mondo e la storia di ognuno è aperta a un possibile cambiamento. Anche quando raccontiamo il male, possiamo imparare a lasciare lo spazio alla redenzione, possiamo riconoscere in mezzo al male anche il dinamismo del bene e dargli spazio”.

Inoltre, l’Ufficio nazionale CEI per le Comunicazioni Sociali propone, per il 24 maggio, una Veglia di preghiera in occasione della Giornata. Per l’occasione ha curato uno schema molto semplice per accompagnare un momento di raccoglimento da vivere a casa o in Chiesa, leggibile e scaricabile qui sotto. ​

  • Il Messaggio del Papa: http://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/communications/documents/papa-francesco_20200124_messaggio-comunicazioni-sociali.pdf

  • Il testo della Veglia: https://comunicazionisociali.chiesacattolica.it/verso-la-gmcs-una-veglia-di-preghiera/

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