L’idea di Riccardo Magri diventa realtà: il 28 ottobre cerimonia, il 30 Messa con l’orchestra

di Cinzia Berveglieri

L’idea a Riccardo Magri (foto sotto, ndr), orchestrale, consigliere e responsabile dell’archivio storico dell’orchestra a plettro “Gino Neri” (foto sotto, ndr) di Ferrara, è venuta un paio di anni fa mentre faceva visita ai suoi familiari nel cimitero della Certosa.

«Ricordo che fin da piccolo andavo con papà a visitare le tombe dei nostri cari. Una consuetudine che oggi porto avanti, non dimenticandomi mai di passare dalle tombe del maestro Gino Neri (1882-1930, ndr – foto in alto), direttore del Circolo Mandolinistico “Regina Margherita” che, per onorare la sua memoria, è stato rinominato Circolo di cultura musicale – Orchestra “Gino Neri”, e Adolfo Nottolini (1867-1963, ndr – foto sotto), fondatore del Circolo Mandolinistico ferrarese, perché  considero l’orchestra la mia”seconda famiglia”».

Riccardo, da sempre appassionato di musica, a 12 anni inizia a suonare la chitarra acustica (la comprò usata, unendo i risparmi suoi e di un paio di amici). Sotto lo sguardo vigile di don Settimo, parroco della chiesa di Malborghetto dove lui è nato, accompagnava “ad orecchio” i canti liturgici della Messa domenicale.

A 16 anni si iscrive al corso di musica che si teneva nella Sede dell’orchestra a plettro “Gino Neri”. Il corso gratuito era l’unica alternativa per chi, come lui, non poteva permettersi di frequentare il Conservatorio.

Ma ben presto, a causa di problemi familiari, fu costretto ad abbandonare lo studio della musica.

Riuscì a riprenderlo solo nel 1983, quando ritornò presso la “Gino Neri”, dove gli fu consigliato di frequentare il corso di mandolino visto che in organico c’erano già troppe chitarre e la sua aspirazione finale era di entrare a fare parte dell’orchestra.

Come andò a finire? Riccardo dopo aver conseguito il diploma musicale di abilitazione ed aver, poi, superato un concorso, dal 1989 fa parte dell’orchestra “Gino Neri” ed è responsabile dell’archivio storico della stessa.

«Da tempo, vedendo che davanti alle tombe di personaggi illustri custodite all’interno del cimitero monumentale della Certosa ci sono cartelli che ne riassumono la vita, facendoli così “conoscere” a tutti quelli vi passano davanti, mi sono messo al lavoro perché fosse così anche per il  maestro Gino Neri e il cav. Adolfo Nottolini».

Dopo aver chiesto e ricevuto il benestare dei parenti, è partito un vero e proprio  gioco di squadra che ha portato alla realizzazione del desiderio di Riccardo.

Con l’impegno del direttivo dell’orchestra, l’interessamento di Anna Maria Quarzi, direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, la collaborazione di “Ferrara Tua”, e l’impegno di Ester Brina, che ha curato il progetto e la traduzione dall’italiano all’inglese delle descrizioni, i cartelli sono stati posati davanti alle tombe.

Venerdì 28 ottobre alle ore 11 davanti alla Chiesa di San Cristoforo in Certosa, Riccardo Magri e Anna Maria Quarzi accoglieranno i parenti per poi proseguire a piedi alle tombe delle famiglie Neri e Nottolini.

Domenica 30 ottobre alle ore 10, sempre nella Chiesa di San Cristoforo, verrà celebrata una Messa per tutti i defunti con l’accompagnamento musicale della stessa orchestra “Gino Neri”.

Articolo pubblicato su “La Voce” del 28 ottobre 2022

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