Scritto e diretto da Carlo Tedeschi, è interpretato dai giovani della “Progetto D’Amore”. Due le repliche il 29 dicembre in Sala Estense. In futuro a Ferrara nascerà un’Accademia di musical 

Lo scorso 29 dicembre la suggestiva cornice della Sala Estense di Ferrara ha accolto due repliche del musical “Un vagito nella notte.Quando Francesco ideò il primo presepe vivente”. Lo spettacolo, scritto e diretto da Carlo Tedeschi, è stato interpretato dai giovani artisti della “Progetto D’Amore” odv, con il supporto dell’Associazione “Dare” e della Compagnia Teatrale RDL (Ragazzi Del Lago) di Carlo Tedeschi. Un evento che ha saputo coinvolgere ed emozionare il pubblico, offrendo un viaggio attraverso i momenti più significativi della vita di San Francesco d’Assisi, in un crescendo di passione, arte e fede.

Entrambe le repliche dello spettacolo hanno registrato il tutto esaurito, attirando un pubblico talmente entusiasta da formare file all’esterno della Sala Estense. La prima rappresentazione ha, inoltre, visto la partecipazione di un ospite d’eccezione, mons.Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, la cui presenza ha ulteriormente sottolineato l’importanza spirituale e culturale dell’evento.

Il musical si è distinto per la sua capacità di intrecciare la narrazione storica con una profonda dimensione spirituale. Attraverso la guida di un angelo, interpretato da Maristella Ragnedda, il pubblico è stato accompagnato in un percorso coinvolgente che ha ripercorso le tappe fondamentali della vita di San Francesco, incarnato da Davide Caselli. La trama ha toccato momenti chiave come la scelta radicale del Santo di abbracciare la povertà, il restauro della chiesa di San Damiano, e la semplicità con cui visse il Vangelo, sempre animato da un amore sconfinato per i poveri e per tutte le creature.

Uno dei momenti più toccanti dello spettacolo è stato quello in cui Francesco, in un gesto simbolico e carico di significato, chiede all’amico Giovanni di allestire una mangiatoia con un bue e un asinello. Durante la scena, Francesco nota tra la folla una donna con un neonato tra le braccia e, commosso, esclama: «È lui, Gesù». Questo semplice atto culmina con la deposizione del Bambino nella mangiatoia, evocando la notte di Natale di duemila anni fa e riportando lo spettatore al cuore del messaggio cristiano di amore e umiltà.

L’iniziativa è nata dalla proposta di Francesca Goldoni, ispirata da un forte spirito di coinvolgimento e sostenuta dall’entusiasmo del regista Tedeschi. L’idea di rimettere in scena un mini-musical capace di coinvolgere giovani artisti ha trovato immediatamente terreno fertile, riscuotendo grande adesione non solo tra gli ex allievi dell’Accademia “Arte e Luce” di Ferrara, ma anche tra nuovi talenti che hanno accettato con entusiasmo la sfida di partecipare al progetto. Questa energia collettiva ha dato vita a uno spettacolo che ha saputo fondere talento, dedizione e un forte messaggio spirituale. Determinante è stato anche il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Ferrara. L’Assessore al Turismo ha accolto l’iniziativa con entusiasmo, mettendo a disposizione la Sala Estense, le attrezzature tecniche e il supporto logistico. Questo prezioso contributo ha consentito di offrire alla città un evento di grande valore culturale e umano, capace di attrarre un pubblico eterogeneo, dai giovani agli adulti, e di diffondere un messaggio di speranza in un periodo dell’anno particolarmente propizio alla riflessione.

Il musical è stato anche un’occasione di profonda riflessione sui valori universali e senza tempo della povertà, dell’umiltà e dell’amore verso il prossimo. Valori che continuano a illuminare l’animo e a offrire speranza in un mondo spesso disorientato. 

Infine, l’evento si inserisce in un progetto più ampio che mira a creare nuove opportunità per i giovani del territorio. Tra gli obiettivi, la futura apertura di una nuova Accademia di musical a Ferrara, con il supporto della compagnia teatrale RDL di Tedeschi, una realtà che potrebbe diventare un punto di riferimento per la formazione artistica e un luogo di incontro e crescita per i giovani. Iniziative come queste sottolineano il valore del teatro e dell’arte come strumenti per educare, ispirare e unire le persone.

La Compagnia Teatrale RDL 

Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 10 gennaio 2025

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