Venerdì 1° marzo il primo incontro dell’Ottavario di S. Caterina Vegri dalle Clarisse vedrà l’intervento da Gerusalemme del card. Pizzaballa da Gerusalemme
I giorni di preparazione alla festa di santa Caterina, quest’anno, non potevano avere altro tema se non quello della pace. Il tratto di storia che stiamo vivendo, infatti, ci chiede con urgenza di fermarci e di riflettere insieme su quanto sta accadendo, per non rassegnarci all’idea che la guerra debba essere la modalità ordinaria con cui persone e popoli affrontano la sfida delle loro relazioni.
Papa Francesco, su questo tema, ritorna di continuo, invitandoci ad avere il coraggio della pace: «Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo». E aggiunge: «L’unico modo di vincere una guerra è non farla».
In questo Ottavario, dunque, vorremmo provare a vedere dove si trova il coraggio della pace. Ci saranno dunque diversi appuntamenti, tutti ispirati a questo tema.
Inizieremo collegandoci dal nostro coro con il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme. Mons. Pizzaballa è intervenuto più volte, dopo la grave crisi esplosa tra Israele e Palestina dal 7 ottobre scorso, sul tema della pace, con coraggio. E le sue parole ci sono sempre sembrate equilibrate, realistiche e insieme profetiche. Ma soprattutto sono parole esigenti, proprie di chi vede la guerra molto da vicino e ne conosce tutto l’orrore. Con mons. Pizzaballa ci incontreremo on line venerdì 1 marzo, alle ore 20.45.
Il giorno dopo, nel pomeriggio, sabato 2 marzo, ore 16, Fiorenza Barutti e Alessandro Savio faranno per noi un concerto di viole: “Due viole per la pace”, sarà il titolo del concerto. Fiorenza e Alessandro sono una coppia di sposi, musicisti di musica classica, che suonano entrambi la viola. E sono rimasti molto colpiti nel conoscere santa Caterina come suonatrice di violetta, strumento che della viola è l’antenata. Fiorenza e Alessandro suoneranno autori di diverse epoche storiche e di diversi paesi europei, per dare l’idea di un mondo senza confini, sapendo che la musica è un linguaggio universale, capace di unire i popoli.
Giovedì 7 marzo, ore 20,45, sarà la volta della testimonianza di due donne coraggiose. La prima, in collegamento da Gerusalemme, è sr Valentina Sala. Suora, ostetrica, ha lavorato in un ospedale arabo di Gerusalemme est, dove anche diverse donne ebree hanno chiesto di poter dare alla luce i propri figli. Sr Valentina si è presa cura del mistero della nascita, senza muri né barricate, e così aiuta il travaglio di un paese e dei suoi due popoli. Dopo di lei, presente in coro, sarà Silvia De Munari, volontaria di “Operazione Colomba” della Comunità Papa Giovanni XXIII. Silvia ha vissuto diversi anni in Colombia e ci racconterà della sua esperienza di resistenza e di lotta non violenta accanto ai contadini minacciati da gruppi paramilitari.
Infine, vorremmo essere aiutati a guardare non più fuori di noi, ma ad ascoltare la domanda che ci abita maggiormente in questo tempo; quella domanda che ci interpella su cosa possiamo fare per contribuire a disinnescare questa dinamica di violenza e di divisione. Siamo convinte che, accanto alla preghiera, ci sia uno spazio di crescita proprio all’interno delle nostre relazioni quotidiane: scegliere uno stile di vita non violento è il primo passo, a cui tutti siamo chiamati, per vivere con responsabilità il tempo presente. E per questo domenica 10 marzo, alle ore 16, Alfredo Cenini, docente e formatore di Reggio Emilia, ci proporrà di guardare da vicino il tema della relazione, accompagnandoci nella riflessione su possibili percorsi di comunicazione non violenta.
Come ogni anno, da tradizione, ogni pomeriggio dalle 15.30 sarà possibile visitare il forno di santa Caterina e incontrare le Sorelle Clarisse per un approfondimento sulla vita e sull’insegnamento di Caterina; che, fra l’altro, scrive il suo trattato sulle Sette armi spirituali consapevole che solo chi affronta la vera battaglia della vita, quella che si agita dentro il cuore di tutti, trova la vera pace. A seguire, alle 18.00 vi sarà la preghiera dei Vespri e alle 18.30 la celebrazione dell’Eucaristia.
Sorelle Clarisse di Ferrara
Pubblicato sulla “Voce” del 1° marzo 2024
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