di Marcello Ricci
La principale minaccia per le prospettive future di un adolescente è uscire dalla scuola superiore senza un’istruzione adeguata. Questo rischio è molto più concreto nelle Aree interne, come quella del Basso Ferrarese, dove l’offerta educativa viene spesso minata da fattori come l’alta mobilità dei docenti, pluriclassi composte da alunni di età diverse, scuole sottodimensionate.
Dai dati dei test Invalsi emerge un enorme divario anche tra le stesse Aree interne. Tra quelle più popolose, la migliore nei test di italiano (Basso Ferrarese) supera non solo la media delle Aree interne italiane (+7 punti), ma anche la media nazionale complessiva (di oltre 4 punti) e quella emiliana (+2,42).
L’Area interna Basso ferrarese è abitata da circa 56mila persone, diffuse in modo più omogeneo tra i 7 Comuni che ne fanno parte. I due centri più popolosi, Copparo e Codigoro, contano rispettivamente 16 e 12mila residenti. Gli adolescenti tra 14 e 18 anni sono meno di 2.000, il 3,4% della popolazione. Dal Basso Ferrarese, in un raggio di 30 chilometri si contano 9 licei (frequentati da 7.600 alunni), 8 istituti professionali (3.400 alunni) e 17 tecnici (6.400 alunni). Le scuole in questo raggio accolgono, quindi, oltre 17mila studenti. In un raggio di 30 km dal Basso Ferrarese, le scuole sono frequentate da 17.438 alunni, a fronte dei 1.907 adolescenti nell’Area interna. In sintesi, è molto più probabile che le scuole raggiungibili dal Basso Ferrarese siano frequentate anche da studenti che non provengono dall’Area interna. Questa tendenza non cambia se si isolano solo le scuole che distano al massimo 30 minuti dall’Area interna. Per il Basso Ferrarese, a fronte dei circa 2.000 residenti, gli studenti nelle scuole superiori a meno di mezz’ora di distanza sono 5 volte tanti (9.550). Confrontando, poi, la dotazione digitale delle scuole superiori in un raggio di 30 km, emerge una tendenza interessante. Isolando i licei, la dotazione di pc e tablet per scuola è 1,3 dei licei raggiungibili dal Basso Ferrarese (qui però va specificato che, dai dati ministeriali, emerge l’anomalia di 4 scuole su 7 che dichiarano zero pc e tablet). Per tecnici e professionali il dato si inverte: il rapporto è di quasi 3 pc per alunno nel Basso Ferrarese.
Ma che cosa sappiamo sulle prospettive successive per gli adolescenti di queste zone? Un primo indicatore è la percentuale di “neet”, ovvero la quota di giovani residenti che non studiano e non lavorano. Un altro punto di vista interessante sulle prospettive degli adolescenti che finiscono la scuola nelle Aree interne lo si può ricavare dai dati ministeriali sulle immatricolazioni all’università e sull’accesso al lavoro dopo le superiori. In questo caso i dati sono per scuola, non per Comune di residenza, quindi includono anche i giovani che non vivono nelle Aree interne. Ma sono comunque un punto di partenza per valutare che tipo di sbocchi offrono le scuole superiori nelle zone considerate. I dati cambiano isolando solo le scuole statali raggiungibili in 30 minuti o meno. In questo caso, il tasso di immatricolazione mediano dei licei del Basso Ferrarese è 84,35%, mentre per gli istituti professionali è 12,75%.
Ultimo aspetto rilevante è l’accesso al lavoro in base alla scuola superiore. Questo viene registrato dal Ministero come proporzione di diplomati che hanno lavorato almeno un giorno tra il 15 settembre e il 15 ottobre del primo anno successivo a quello del diploma. La quota di diplomati che ha lavorato dopo l’uscita dalle superiori è sistematicamente più alta per l’Area interna del Basso Ferrarese. Un dato particolarmente rilevante per i tecnici e i professionali. Il dato mediano dei professionali in un raggio di 30 km dall’Area interna emiliana è di 53,6% di diplomati che hanno lavorato almeno un giorno. Distanze che si approfondiscono isolando solo le scuole statali raggiungibili in 30 minuti o meno. In questo caso, il tasso di accesso al lavoro dei professionali del Basso ferrarese è 55,15%. Tra i tecnici addirittura è il 47,3%, e, infine, per i licei, il 17,8%.
Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” del 7 febbraio 2025
(Foto: Istituto “Navarra” di Ostellato)