Oltre 130 fra coristi e suonatori da tutta la Diocesi. Appuntamento il 18-20 ottobre in Duomo a Comacchio

Il Choral Workshop con il Gen Verde che si terrà a Comacchio tra il 18 e 20 ottobre prossimi è l’ultima di varie esperienze partite nel luglio 2017 e culminate il 16 giugno 2019 con il Concerto Acustico del Gen Verde nella Concattedrale di Comacchio. Sono seguite altre visite a Loppiano (cittadella del Movimento dei Focolarini vicina a Firenze). «Posso dire che in questi anni è nata una stupenda amicizia», ci spiega Johnny, uno dei promotori e organizzatori del workshop. «Ho avuto l’occasione di ricevere molto e scoprire che la loro musica e poesia sono il frutto di una vita spesa per incontrare l’altro e nel riconoscere che le differenze non sono limiti ma anzi ricchezze che, messe insieme, ci fanno forse scorgere il sogno di Dio per l’umanità: “Che siano una cosa sola” (Gv)”». Anche l’esperienza del Choral Workshop ha questo connotato ed è bella non tanto per chi chissà quali capacità musicali dei singoli, quanto per l’impegno di tutti a dare il massimo, insieme agli altri. 

Sono 15 i cori da tutta la Diocesi che hanno aderito al progetto: da Bondeno a Mesola, passando per le valli di Comacchio, sono oltre 130 i coristi e suonatori che da giugno studiano le canzoni che animeranno la Celebrazione prevista nella Concattedrale di Comacchio il 20 ottobre alle 18. C’è chi, come Angela, canta da circa 10 anni in due cori parrocchiali, quello del Rosario e quello di Codigoro, dove ha acquisito un repertorio che va dal gregoriano ai canti classici a quattro voci di impostazione lirica, fino ai repertori più moderni. Altri, come Andrea, sono meno avvezzi a cantare in coro, ma hanno accolto con entusiasmo l’invito di un’amica e si sono ritrovati con costanza in un coro parrocchiale. C’è poi chi, come Rita, partecipa rinnovando con piacere ed emozione il ricordo di quando assistette ad un concerto del Gen Verde in gioventù proprio a Loppiano. Tutti condividono le stesse emozioni, soprattutto da quando, grazie alla disponibilità del coro Immacolata di Porto Garibaldi, c’è la possibilità di ritrovarsi il giovedì sera a provare insieme. Un ringraziamento particolare a Giovanni, che dirige il coro, e a Maria Vittoria, pianista e insegnante di musica, che ha aiutato ad imparare le varie voci dei canti: «Abbiamo studiato, ci siamo confrontati, ci siamo aiutati, abbiamo stretto amicizie e tutto questo camminando insieme». «Riempie di gioia trascorrere le serate con persone che condividono l’amore per Dio e il piacere di pregare cantando», ci spiega Silvia. «Ci sentiamo meno soli nello scoprire che molti come noi, in parrocchie distanti, camminano nella fede e aiutano le comunità a pregare con il canto, nella consapevolezza di quanto sia travolgente e potente ciò che viene aggiunto al nostro piccolo impegno dall’Amore dello Spirito Santo».

Rossella sente particolarmente vere le parole del Papa quando afferma che il canto è gioia, specialmente in coro. «Il coro è formato da amici che si ritrovano perché amano stare insieme cantando e pregando; durante le prove ogni pena e ogni dolore si alleggerisce, il canto corale ci fa sentire parte di un tutto che travalica le pareti della Chiesa, supera il buio della sera. È una sensazione bellissima che ci fa sentire amati». Anche Stefania ha trovato in questo coro fratellanza, amicizia e voglia di stare insieme nella gioia. «Ci si cerca con lo sguardo, si sorride, si fa una battuta e via…si parte con il canto!», dice invece Cinzia. «Questa esperienza mi ha fatto ringiovanire e spero che non si concluda il 20 ottobre ma che possa continuare!».

Se pensiamo che uno degli obiettivi del progetto “Gen Verde: musica per rigenerare” era proprio quello di rinsaldare relazioni e legami tra persone e parrocchie dello stesso territorio che durante la pandemia si erano sfilacciati, verrebbe da dire che l’obiettivo è stato raggiunto e che, come spesso accade, il processo è stato più importante del risultato. 

Aspettiamo, comunque, con trepidazione, il momento culminante del workshop, vogliamo vivere pienamente le giornate insieme al Gen Verde e la celebrazione eucaristica del 20 ottobre. Ci auguriamo che sia una celebrazione partecipata e che tutti possano veramente sperimentare, anche grazie al nostro canto, quella comunione che si è stato donato di vivere in questi mesi insieme.

Cecilia Cinti

Pubblicato sulla “Voce di Ferrara-Comacchio” dell’11 ottobre 2024

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